L'harmonie perdue (Napoli, #2)

« ... Io vi amo: ecco la verità, e lo so e lo sapevo da un pezzo, e non volevo confessarlo né a voi né a me. Io vi amo, e ora ve lo dico così com'è. È bene, è male dirvelo? Che cosa ne penserete? Io non so... Sappiatela tutt'intera questa verità, sappiatela così rudemente, così bruscamente com'è sempre l'impeto dell'anima mia: sappiatela e fate quel che volete... »Quattro storie d'amore letterarie, ricostruite da Raffaele La Capria e splendidamente illustrate da Mimmo Paladino. Paolo e Francesca, Polina e Dostoewskij, Salvatore Di Giacomo ed Elisa, Zelda e Francis Scott Fitzgerald.

Quattro storie d'amore

Una doppia favola. La prima metà per bambini e la seconda metà per adulti. La storia di una bambina al piano alle prese con una nota capricciosa e di un padre alle prese con le difficoltà di ogni genitore. Le illustrazioni di Marco Cingolani accompagnano splendidamente il racconto.

Variazioni sopra una nota sola

Il neige rarement sur le Vésuve, mais cela arrive. Il y a rarement de " belles journées " d'enfance, si belles qu'on en garde pour toujours la nostalgie et qu'elles constituent un moment fondateur de la vie d'un individu.
Le petit Tonino relate ici les moments fondateurs de son existence. Il les rapporte à sa façon, celle d'un jeune garçon d'abord, puis d'un adolescent. Mais n'est-ce pas plutôt Tonino adulte qui se penche sur le passé et raconte sa découverte des choses et des êtres, des sensations, du temps et, plus encore peut-être, de la valeur des mots et de ce qu'ils recouvrent ?
Dans La Neige du Vésuve comme dans L'Harmonie perdue, " fantaisie " sur l'histoire de Naples (éditions L'Inventaire, 2001) et dans toute son œuvre, Raffaele La Capria tente de retrouver " l'harmonie infinie du monde ". Il y parvient par l'écriture et c'est sans nul doute ce qui explique que tous ses livres, essais, romans, récits, n'en forment plus qu'un et atteignent par là même à l'universalité.
Anne Coldefy-Faucard

La Neige Du Vesuve

In questa autobiografia letteraria Raffaele La Capria, uno dei maestri della narrativa italiana del Novecento, parla di letteratura e vita, dedicando un capitolo a ciascuno dei suoi libri e all'epoca in cui furono scritti. Ripercorrendo sessant'anni di scrittura, La Capria riflette sulle sue intenzioni, sui tentativi, le motivazioni e le giustificazioni, sulle cose fatte e su quelle rimpiante: dagli esordi con Un giorno d'impazienza al successo internazionale ottenuto con Ferito a morte, consacrato dal Premio Strega nel 1961, dal romanzo rifiutato, Amore e psiche, ai numerosi scritti saggistici in cui racconta i suoi libri, la sua città, se stesso. Cent'anni d'impazienza è la nuova edizione di Cinquant'anni di false partenze e comprende anche i saggi riferiti alle opere pubblicate dopo il 2002, completando questo lungo « romanzo involontario », lirico e malinconico, narrato con la profonda levità dello « stile dell'anatra » e con la precisione di un tuffo ben riuscito.

Cent'anni d'impazienza - Un'autobiografia letteraria

La nostalgie de la beauté

"Senza farselo ripetere due volte il ragazzino scomparve sott'acqua. Passò un minuto, due minuti, tre minuti ma il ragazzino non compariva a galla. Il capitano e i marinai si guardavano in faccia increduli."La leggenda di Colapesce è tra le più antiche e più diffuse leggende mediterranee. Raccontata da generazioni di nonni ai propri nipoti, tramandata in diverse, fantastiche versioni in tutto il sud d'Europa. Raffaele La Capria ha riscritto la leggenda per un pubblico di bambini e di adulti con la sua riconosciuta delicatezza. Il volume è accompagnato da 13 splendide illustrazioni di Giosetta Fioroni, tra le più note e più poetiche artiste italiane.

Colapesce

Ces cinquante-cinq courts récits traitent de l'univers, du temps, de la douleur, de la cruauté, du péché originel, de l'écriture... Le lecteur retrouve ici le fil rouge qui relie l'ensemble de l'oeuvre de Raffaele La Capria : le rapport problématique et controversé avec la ville de Naples, qui synthétise les tensions auxquelles se trouve confronté l'homme contemporain.

L'harmonie perdue (Napoli, #2)

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