splash screen icon Lenndi
splash screen name leendi
Finale di partita | Frank Brady
Finale di partita | Frank Brady

Finale di partita

Publié par Il Saggiatore, le 14 juin 2012

Résumé

Enfant prodige e paladino dell'America prima. Latitante poi, in fuga dall'Ungheria alle Filippine, con frequenti dichiarazioni di odio verso gli Stati Uniti. Infine l'arresto in Giappone e la grazia ottenuta solo acquisendo la cittadinanza islandese. Una vita pazzesca. Eppure Bobby Fischer, forse il più grande campione di scacchi di sempre, ha condensato tutto questo in 64 anni. Nato a Chicago nel 1943, dotato di una capacità di memorizzazione e concentrazione fuori dal comune, a 14 anni Fischer diventa Gran Maestro di scacchi, il più giovane della storia. Inanella una vittoria dopo l'altra, fino ai primi tornei internazionali e alle prime sfide contro gli imbattibili sovietici. Le 64 caselle della scacchiera si trasformano in un campo di battaglia. Siamo nella Guerra fredda e Bobby Fischer, pur con le sue paranoie e le sue insofferenze, è l'unico che può battere i sovietici. Quella del 1972 è un'estate calda. Fischer incontra a Reykjavík il campione del mondo in carica, il russo Boris Spasskij. Nell'« incontro del secolo » si fronteggiano due avversari dal temperamento opposto: da un lato Fischer, inquieto, scalpitante, imprevedibile, dall'altro Spasskij, maturo, tranquillo, sistematico. Sconfiggendo l'avversario, Bobby non solo vince un match, ma entra nel mito: è il primo americano a polverizzare l'egemonia sovietica negli scacchi. Salutato come un eroe al ritorno in patria, diventa una star: la folla lo segue ovunque, le aziende lo vogliono come testimonial di lusso, gli anchormen dei network televisivi fanno a gara per averlo in trasmissione. Nessuno nella storia degli scacchi ha mai raggiunto tale celebrità. Bobby, sopraffatto e riluttante, si rinchiude in se stesso e rifi uta ogni proposta, devolvendo il suo limitato patrimonio a una setta religiosa apocalittica e infarcendo, lui ebreo, le sue poche esternazioni di antisemitismo. Seguono vent'anni di silenzio. Quando torna in pubblico è per un'altra sfida con l'avversario di sempre: nel 1992 travolge di nuovo Spasskij, giocando in Montenegro e violando l'embargo americano contro la Serbia. Da quel momento Bobby Fischer per il governo americano diventa un fuorilegge, gli scacchi escono di scena e lui raschia il fondo di una vita folle fra ossessioni mafiose, simpatie naziste e goffi tentativi di procreare un erede che possa perpetuare il suo geniale Dna. Finale di partita è frutto del lavoro decennale di Frank Brady, alle prese con l'ascesa e la caduta dell'enigmatico genio di Bobby Fischer. Brady lo incontrò quando aveva dieci anni e dopo aver condiviso con lui i suoi più spettacolari trionfi ora ne racconta la vita. Attingendo agli archivi di famiglia, a documenti dell'Fbi da poco resi pubblici, agli scritti di Fischer, l'autore narra l'odissea che catapultò il campione dall'infanzia povera di Brooklyn alle copertine di Time, Life e Newsweek per poi farlo precipitare alla condizione di reietto, braccato dalla giustizia americana.

Plus de livres de Frank Brady

Voir plus

Critiques

Ce livre n'a pas encore de critiques

Vous avez lu ce livre ? Dites à la communauté Lenndi ce que vous en avez pensé 😎