![Exchange Place, Belfast](/_next/image?url=https%3A%2F%2Fs3.eu-west-3.amazonaws.com%2Fstatic.jardin-des-citations.com%2Feditions%2Fimages%2Fexchange-place-belfast-ciaran-carson-eleonora-ottaviani-6TFI1Xkv31QkB8kcjLuMF0PRyhGBtcLN.jpg&w=3840&q=100)
Exchange Place, Belfast
Ciaran Carson
CCiaran Carson
CCiaran Carson
MMarco Federici Solari
MMarco Federici Solari
MMarco Federici Solari
LLorenzo Flabbi
LLorenzo Flabbi
LLorenzo Flabbi
Publié par Del Vecchio Editore, le 29 novembre 2013
Nel presente libro, vincitore del T. S. ELIOT POETRY PRIZE nel 1993, Carson compone uno spartito per suoni e visioni, trascrivendo il formarsi di un linguaggio poetico che diventi "prima lingua". Il suo inglese è dunque "eseguito", lasciato intravedere e ascoltare nello stato meravigliato e infantile di una lingua appresa, naturale solo nei tecnicismi del gergo marinaro, a tratti paludosa e ribollente (i blop, blub, blah e bobbled che costellano il testo per comporsi in una ballad). [.] Questo inglese con le interferenze, sfarfallante, sminuzzato in monosillabi e fonemi che si rincorrono, che sciamano da un'immagine a un'altra, dalla Frigia a Babilonia, incontrando ai posti di blocco della frontiera nordirlandese soldati che si profilano come mummie egiziane dal volto pitturato, è la "prima lingua" che dà il titolo alla raccolta. Dall'introduzione Babele/Belfast di M. Federici Solari e L. Flabbi
Exchange Place, Belfast
Prima lingua
The Ballad of HMS Belfast
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