L'ange de l'autoroute

Les mouettes de la vengeance

Quando il babbo gli dice che non deve commuoversi davanti a un film, perche? e` una cosa "da femminucce", Dario non ne capisce il motivo. Quando Monica racconta che da grande farà l'ingegnere spaziale, si sente rispondere che non è un lavoro da donna. Quando Paolo vuole giocare a Barbie con sua cugina, devono chiudersi in camera altrimenti i suoi lo prendono in giro. Quando Francesca vede il papa` in panciolle sul divano mentre la mamma apparecchia e sparecchia, le sembra un'ingiustizia. Allora Dario, Monica, Paolo, Francesca e altri bambini, ciascuno con la propria vicenda, scrivono a Giovanna, la loro ex insegnante delle elementari, una donna saggia e accogliente che a ognuno spiega perche? - hanno proprio ragione! - quelle sono ingiustizie. Roberto Piumini racconta cos'e` la discriminazione di genere con storie lievi e divertenti, ponendo le questioni attraverso le lettere dei bambini e sradicando i luoghi comuni grazie alle risposte della maestra Giovanna. Un libro che puo` accompagnare i ragazzi in un percorso individuale, per riconoscere le trappole degli stereotipi, e anche gli adulti che vogliano affrontare questi temi a casa o a scuola.

Non fare la femminuccia! - Abbasso gli stereotipi di genere

Questa è la storia di Ciro e di una di quelle giostre che fanno volare le persone sui seggiolini. Ciro vorrebbe afferrare un pupazzo rosso appeso al palo accanto alla giostra, ma è troppo piccolo e non può farcela. Un giorno però vede spuntare dalle nubi una coda rossa: se riuscisse ad acchiapparla forse le nuvole si fermerebbero e cadrebbe la pioggia...così Ciro vola sul seggiolino e succede qualcosa di straordinario.

Ciro e le nuvole

« Trouve-moi. Découvre-moi. Sais-moi. » sont les premiers mots d'une lettre qu'une jeune fille glisse dans le sac à dos de l'un de ses camarades qu'elle aime en secret. C'est la première lettre d'un échange épistolaire entre Michel et celle qu'il appellera Eulalia (« celle qui dit bien » en grec). Alors que Michel cherche qui est Eulalia, les deux jeunes gens commencent à parler du lycée, des profs, de leurs amis et de leurs familles. Puis, au fil des mots, ils se découvrent, parlent d'eux, de leurs sentiments pour faire délicieusement le jeu de l'amour.

Amour, toujours

Valeria, detta Lela, è una bambina intelligente, svelta e sempre pronta a giocare, ma se qualcuno le lancia una palla, lei la lascia cadere. I genitori sono un po' preoccupati, ma dopo la visita da uno psicologo si mettono il cuore in pace: forse Lela non prenderà mai una palla al volo, ma non è una cosa così grave. Un bel giorno però Lela conosce Patti, una bambina molto simpatica, che vorrebbe tanto poter giocare alla palla con lei...

La palla di Lela

Mathilde se souvient encore de cette étrange et magnifique promenade qui avait pourtant commencé au chevet de son grand-père en train de mourir. Toute la famille était là, triste et muette,
quand soudain grand-père avait tourné la tête vers Mathilde pour lui proposer de faire " une de ces belles promenades que nous aimions ". Dehors, rien n'était comme d'habitude, mais Mathilde et son grand-père se mirent quand même en route, longeant un fleuve en direction de la mer. Ils pêchèrent des poissons, escaladèrent une tour pour
admirer le monde, rencontrèrent un cheval et faillirent même se perdre dans un immense champ de tournesols. Mais le plus étrange dans toute cette histoire, c'était le grand-père. Le grand-père qui, au fur et à mesure que le temps passait, devenait de plus en plus petit...

L'ange de l'autoroute

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