BASQUIAT. - Edition bilingue anglais-italien
Publié par Charta, le 03 juillet 1999
205 pages
Résumé
In America Io hanno paragonato a James Dean: come lui incredibilmente dotato di talento e morto tragicamente. Jean-Michel Basquiat (1960-1988) artista newyorkese, sconvolse ogni convenzione estetica e divenne un mito vivente, applaudito come una rockstar, blandito da critici e galleristi, inseguito dai collezionisti di tutto il mondo. Amico di molti degli artisti della sua generazione, soprattutto di Keith Haring e Francesco Clemente, con Warhol strinse un forte sodalizio artistico e realizzo a quattro mani con lui opere memorabili. Ha manifestato un bisogno preciso di esprimere e definire il suo ruolo nel mondo vasto e frenetico della cultura multietnica e urbana di New York. Ragazzaccio ribelle è riuscito a farsi sentire al di sopra del rumore dei nevrotici anni Ottanta, raccontando con forza e con rabbia la sua città, la violenza, la realtà multirazziale che la attraversa, le rovine, la spazzatura. È stato capace di integrare la cultura afro-americana, l'amore per la musica, la cultura pop e la storia del jazz in un linguaggio visivo straordinario, ha lasciato un corpus di opere stupefacente per vastità, diversità di terni, materiali e qualità pittorica. Cantastorie irruente, ha lasciato quadri rap, quadri narratori di eventi e storie mentali; il suo lavoro appare disordinato e sgangherato solo ad una lettura superficiale; in realtà nelle sue grandi tele c'è un equilibrio sorprendente e un rigore di costruzione difficile da imitare. Questo libro, che raccoglie a undici anni dalla sua improvvisa e prematura scomparsa 110 lavori, tra cui alcune tra le più straordinarie testimonianze delle collaborazioni con Warhol e Clemente, è sieuramente uno dei documenti più completi su di lui. In America he bas been compared to James Dean: like him, he was insecure and incredibly talented, and he died tragically. Jean-Michel Basquiat (1960-1988), New York artist, upturned every aesthetic convention and became a living legend, hailed like a rock star, acclaimed by critics and gallery-owners, sought after by collectors from all over the world. A friend of many of the artists of his generation, especially of Keith Haring and Francesco Clemente, he forged a close artistic relationship with Warhol and created some memorable works with him. lie revealed a precise need to express and define his role in the vast and frenzied world of New York's multi-ethnic and urban culture. A young rebel, he managed to make himself heard above the racket of the neurotic Eighties, portraying his city, the violence, the multiracial reality that pervades it, the ruins, and the trash powerfully and angrily. He was able to integrate Afro-American culture, a love for music, pop culture and the history of jazz in an extraordinary visual language, and left a body of work that is astonishing for its vastness, its diversity of themes, materials and quality of painting. An impetuous story-teller, he left behind rap pictures, pictures that narrate events and mental histories: his work seems disordered and wild only on a superficial reading; in reality, there is a surprising equilibrium in his great canvases and a precision in the construction that is difficult to imitate. This book, which, eleven years after his sudden and premature death, brings together 110 works, including some of the most remarkable examples of his collaboration with Warhol and Clemente, is undoubtedly one of the most complete documents on the artist.
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