Negli ultimi anni Searle ha prodotto una teoria che delinea le caratteristiche fondamentali della realtà sociale in cui viviamo e degli oggetti che ne fanno parte. Questo libro espone con chiarezza straordinaria le posizioni di Searle e permette di seguirne gli approfondimenti e le evoluzioni. Anche chi ha meno familiarità con gli sfondi culturali a cui Searle si richiama - specie i risultati della neurobiologia e l'analisi linguistica - non potrà non stupire per la ricchezza e per la capacità di rispettare la complessità dei problemi di cui il testo dà prova. Searle inscrive la coscienza e la libertà entro un "naturalismo biologico" che però per non essere riduzionistico contempla la possibilità che vi siiano livelli diversi di descrizione dello stesso ambito di realtà. Il linguaggio è il luogo privilegiato per mostrare la relazione tra ciò che sta entro la mia mente e oggetti circostanti. Tra gli atti linguistici, che mostrano ricchezza e varietà di modi di adattarsi alla realtà, quello che più interessa oggi Searle è quello che sta all'origine della società. Infatti oltre alla capacità di rappresentare il mondo o di modificarlo, il linguaggio possiede la singolare possibilità performativa di creare un adattamento attraverso la semplice rappresentazione dell'adattamento stesso come già avvenuto. Dichiarando che "la seduta è tolta" non si "causa" la chiusura della seduta stessa, ma la si rappresenta come già conclusa. Attraverso il linguaggio si possono così imporre a cose e persone funzioni che prima non avevano, si generano cioè funzioni di status, come quando si dichiara che qualcuno è presidente degli Stati Uniti e, da allora in poi, gli si riconosce una serie di poteri reali.

Coscienza, linguaggio, società

Le fonctionnement du cerveau et le mystère de la conscience humaine représentent deux des questions les plus importantes en science et en philosophie aujourd'hui. Or la plupart des gens continuent de considérer que la conscience est quelque chose de magique, qui ne se réduit pas à des phénomènes physiques. Posée en ces termes, l'énigme ne peut que rester entière.
Pour John R. Searle, au contraire, nous devons cesser d'être dualistes. Qu'on le veuille ou non, les états de la conscience sont le produit de processus neurologiques. Quelles sont alors les voies possibles pour une explication biologique satisfaisante ?
L'un des grands représentants de la philosophie de l'esprit propose une réflexion critique sur les grandes conceptions qui s'affrontent aujourd'hui.

Le mystère de la conscience

Il linguaggio costituisce per Searle il luogo privilegiato per mostrare la relazione tra coscienza e intenzionalità (come capacità di riferirsi a qualcosa) ovvero, in senso generalissimo, la relazione tra ciò che sta entro la mia mente e oggetti circostanti. Gli atti linguistici mostrano una considerevole ricchezza e varietà di modi di adattarsi alla realtà. Tra questi, quello che maggiormente interessa Searle negli sviluppi più recenti del suo pensiero, è quello che sta all'origine della società.

Le philosophe américain John Searle a établi sa renommée internationale, universitaire et intellectuelle, grâce à ses célèbres travaux sur le langage et l'esprit. Dans les textes que nous présentons ici, il poursuit son travail dans le champ plus spécifique de la philosophie pratique, reprenant à nouveaux frais les questions classiques et fondamentales à ce titre : celles de la liberté et du pouvoir politique. Qu'est-ce qu'être libre ? Si nous intégrons les acquis de la recherche contemporaine dans le domaine des sciences cognitives et de la neurobiologie, nous devons intégrer par la même occasion un certain type de rapport à l'hypothèse du déterminisme. La question est alors : quelle doit être la nature de l'esprit, comme fait physique, pour que la liberté soit possible ? Searle prolonge ensuite cette réflexion, par une analyse des faits sociaux, afin de souligner la relation qu'entretiennent le langage et le pouvoir.
Dans cet ouvrage stimulant, un philosophe de premier plan nous fait part, avec vigueur et clarté, des thèses et des interrogations qui sont les siennes sur des questions qui intéressent très directement l'idée que l'on se fait communément de l'être humain comme être politique et comme être de liberté.

Liberte et neurobiologie

John Rogers Searle est un philosophe américain né à Denver dans l'État du Colorado le 31 juillet 1932, il appartient au courant analytique, et est un spécialiste de la philosophie du langage, ainsi que de la philosophie de l'esprit.

https://fr.wikipedia.org/wiki/John_Searle

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