La culture au pluriel
La presa della parola. Il “maggio francese” letto da Michel de Certeau
Publié par Edizioni dell'Asino, le 17 juillet 2020
Résumé
La lettura sorprendente che Michel de Certeau offrì a caldo del maggio francese si offre a noi non solo come chiave interpretativa di un evento passato, ma altresì come modello per una comprensione del nostro presente che voglia illuminarne gli strati profondi, fino a riconoscere in essi le tracce di una diversa rappresentazione culturale e politica. Procedimento tanto più significativo perché lo sguardo dell'interprete vi è guidato da un bisogno personale di veridicità inseparabile dal sentimento di responsabilità verso la propria epoca. È così che Certeau poté riconoscere nel fatto stesso che una moltitudine si fosse "messa a parlare" un passaggio traumatico che portava in sé gli indizi di una discontinuità e la possibilità di un nuovo inizio: "Come può avvenire un cambiamento? Come si leva un nuovo giorno?". Di quella lunga appassionata riflessione, Giancarlo Gaeta ha cercato il filo conduttore, disponendone lungo di esso i passaggi salienti, scanditi da propri interventi con funzione di raccordoe di esplicitazione del senso di una interrogazione altra rispetto a quelle perseguite dagli apparati culturali programmati per reintegrare l'aberrante in sistemi buoni per spiegare ogni cosa.a cura di Giancarlo Gaeta
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