Mårbacka - souvenirs d'enfance

The Wonderful Adventures of Nils – which is the work of Sweden's greatest fiction writer – was first published in Stockholm, in December, 1906. Lagerlöf wrote it after a commission from the National Teachers' Association to write a reader for the public schools. She devoted three years to Nature study and to familiarizing herself with animal and bird life; she sought out unpublished folklore and legends of the different provinces, and wove them all into her story. With no small success; the book immediately became the most popular book of the year in Scandinavia.

Le merveilleux voyage de Nils Holgerson à travers la Suède

Qualsiasi storia tocchi Selma Lagerlöf diventa un racconto che ci riguarda, che siano fiabe, miti o, come in questo caso, i vangeli apocrifi e le leggende raccolte nei suoi viaggi in Italia e in Oriente. Storie in cui rivivono l'impero di Augusto, la Giudea di Erode e Pilato, il deserto della regina di Saba e Salomone, ma anche le crociate di Gerusalemme e le origini della Firenze di Dante. Storie alternative, ispirate dai testi esclusi dalla Bibbia o fioriti nei secoli intorno alla figura di Gesù, che la Lagerlöf rivisita liberamente in novelle poco ortodosse e molto moderne, attraverso la sua capacità di comprendere i sottili meccanismi dell'animo umano, come a dire che non esistono limiti al narrare, che non c'è un'unica e vera versione, ma una ricchezza di racconti possibili per continuare a immaginare, a interrogarsi, a provocare. La vecchia Sibilla che dal Campidoglio vede nascere in Palestina il bambino che rinnoverà il mondo, i magi come tre poveri emarginati che seguono la stella cometa sognando oro e potere e scoprendo com'è umile la felicità, il sanguinario Tiberio colpito dalla lebbra a Capri e il lungo viaggio fino al nazareno che può miracolarlo, la passione con cui Raniero de' Pazzi tiene vivo il sacro fuoco che ispirerà i grandi fiorentini, e le proteste di san Pietro in paradiso per l'eterna sofferenza del mondo. Se Gesù è il punto di partenza, i veri protagonisti sono gli uomini che in ogni novella, in qualche modo inaspettato, vivono un'epifania, una trasformazione, passando dalle ragioni di una Storia violenta alla riscoperta dell'amore e della solidarietà, un paradiso di valori per cui vale la pena di volgere gli occhi dal cielo alla terra.

La notte di Natale

Nils n'est pas un petit garçon très gentil. 
Ce qui l'amuse, c'est embêter les animaux. 
Mais, un jour, le voilà qui rapetisse. 
Et c'est au tour des animaux de l'embêter ! 
Nils embarque alors sur le dos du jars  pour un grand voyage avec les oies sauvages...

Le grand voyage de Nils Holgersson

Bello, giovane e alcolizzato, il sacerdote Gösta Berling è costretto a lasciare la sua parrocchia e a vivere di elemosina finché, a un passo dal suicidio, viene salvato dalla "Signora di Ekeby" e accolto nella sua stravagante comunità: un gruppo di dodici sedicenti "cavalieri" che trascorrono la loro esistenza al podere padronale tra amori, giochi e racconti. Nello splendido scenario naturale della regione svedese del Värmland si dipana una storia fatta di amori infelici e di slanci generosi, di degradazione e di redenzione, mentre su tutto domina la straordinaria figura della Signora: un tempo bella, innocente e innamorata dello spiantato Altringer, Margareta è stata costretta dai genitori a sposare un uomo che non amava e a vivere nell'ombra e nel peccato il suo vero amore. Ora, dopo la morte di Altringer, è ricca e sola, sovrana di un piccolo regno di ubriaconi sradicati e pieni di gioia di vivere. Saranno le trame del malvagio e avido Sintram a turbare questo mondo libero e isolato, ma proprio gli inganni intessuti per distruggere la Signora e i suoi cavalieri condurranno, infine, a una nuova e diversa gioia. La saga di Gösta Berling (1891) è il primo romanzo pubblicato da Selma Lagerlöf. La bellezza delle descrizioni, la vivacità dei personaggi e, soprattutto, la dimensione narrativa sospesa tra epica, fiaba e mito, hanno fatto di questo romanzo non solo l'inizio di un nuovo modo di raccontare nella letteratura scandinava del Novecento, ma, a tutt'oggi, uno dei libri svedesi più letti e amati in patria e all'estero.

La Saga di Gösta Berling

Jans Andersson de Skrolycka ne se lassa jamais, même dans sa vieillesse, de parler du jour où naquit sa petite fille... Ainsi commence L'Empereur du Portugal, histoire d'un amour fou, d'une passion absolue, qui est un des plus beaux romans de Selma Lagerlöf. Cette fille qu'il a eue tard, Jans Andersson lui donnera le plus joli nom qu'il puisse trouver, " que le soleil lui a soufflé " : Claire-Belle. Et il l'aimera de tout son vieux cœur, de toutes ses forces déclinantes, avec patience, avec obstination, sans rien vouloir - ou pouvoir - comprendre. Quand Claire-Belle a grandi et qu'elle doit partir en ville gagner l'argent que réclame à ses parents un fermier impitoyable, des bruits circulent au village selon lesquels elle se serait prostituée. Jans sent bien qu'un mystère entoure la vie de sa fille - mais pour lui, ce mystère ne peut être que merveilleux. Si elle n'écrit pas, si elle ne revient pas, c'est que Claire-Belle connaît un destin exceptionnel. Elle est devenue impératrice du Portugal et lui-même est donc empereur...

L'empereur du Portugal

Telle est la malédiction qui poursuit Sven Elversson : on croit savoir qu'au cours d'une expédition polaire qui a tourné au désastre, il aurait mangé de la chair humaine. De retour dans son île natale, il est livré à la réprobation publique par le pasteur du village. Désormais, quels que soient ses efforts pour se racheter, Sven fera figure de coupable - même aux yeux de la jolie femme du pasteur, qui ne peut démêler les troubles sentiments que le "banni" lui inspire... Impétueux, plein d'éloquence, ce roman frappe par le réalisme avec lequel il met en scène les passions et les situations les plus extrêmes pour exalter les thèmes de la faute, de la rédemption, de la compassion et de l'interdit amoureux.

Le Banni

Once there was a boy. He was-let us say-something like fourteen years old; long and loose-jointed and towheaded. He wasn't good for much, that boy. His chief delight was to eat and sleep; and after that-he liked best to make mischief. 

It was a Sunday morning and the boy's parents were getting ready to go to church. The boy sat on the edge of the table, in his shirt sleeves, and thought how lucky it was that both father and mother were going away, and the coast would be clear for a couple of hours. "Good! Now I can take down pop's gun and fire off a shot, without anybody's meddling interference, " he said to himself. 

But it was almost as if father should have guessed the boy's thoughts, for just as he was on the threshold-ready to start-he stopped short, and turned toward the boy. "Since you won't come to church with mother and me, " he said, "the least you can do, is to read the service at home. Will you promise to do so?" "Yes, " said the boy, "that I can do easy enough." And he thought, of course, that he wouldn't read any more than he felt like reading.

Mårbacka - souvenirs d'enfance

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