In origine c'è una splendida creatura punita dalla divinità per aver rifiutato l'amore: un racconto la cui ambigua e fascinosa ricchezza ha potuto attraversare la storia del mondo serbando lo stupefacente potere di ridire in modi innumerevoli il suo senso sfuggente e umanissimo: una perdita e un rifiuto, una renitenza. Una inchiesta a più voci prova a riattraversare le molteplici implicazioni affioranti dalla genesi e poi dai tanti riusi del mito di Narciso, alla ricerca delle forme e delle ragioni che lo hanno portato a marcare così profondamente i linguaggi e le visioni della Modernità, diventando una radice dell'immaginario, della cultura e della sensibilità del nuovo Millennio: Narciso come figura del nostro tempo liquido.

Gli incanti di Narciso - La genesi di un mito e le sue visioni contemporanee

Limes indaga la tempesta che agita gli Stati Uniti. Partendo dalle ultime elezioni presidenziali, ne scava le convulsioni interne, ne illustra le faglie. A determinare rabbia e incomprensioni è la condizione imperiale, sfruttata da alcuni Stati, subìta da altri, respinta da altri ancora. Cui si somma la diffidenza esistente tra la popolazione profonda e gli apparati federali. Per immaginare come la bufera potrà rovesciarsi sul pianeta. Nella prima parte "Americani vs Americani" approfondiamo le differenze tra le principali regioni della superpotenza. Ovvero le coste, post-storiche e massime beneficiarie dello status egemonico; il Sud, orgoglioso dell'impero e rabbioso verso il resto del paese che ne misconosce l'alterità; il Midwest, stretto tra l'istinto di estinguere l'impero e la voglia di custodirne la gloria. Quindi analizziamo la dimensione demografica, economica, elettorale dell'America attuale e futura. Nella seconda parte "Stati emersi vs Stati profondi" ci dedichiamo allo scontro tra l'amministrazione politica e gli apparati, tra il potere centrale e gli Stati federati, tra i complottisti e i media. Con passaggi sulla crisi della tecnocrazia e dell'università. Nella terza e ultima parte "La tempesta nel mondo" proviamo a stabilire il grado di maturità dell'impero, la distanza tra la superpotenza e gli alleati, le possibili conseguenze sul mondo del malessere statunitense. Descrivendo quale sarà l'approccio americano alla Cina, alla Russia, alla Germania, all'Anglosfera, all'America Latina. Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista. Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L'essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili. L'uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda.

Tempesta sull'America

Con l'occasione di celebrare Ettore Paratore, insigne studioso che non si è mai limitato alla cultura latina né alla sola antichità, i migliori studiosi dei nostri tempi si misurano sui temi più importanti della civiltà europea, passando per le varie letterature e anche per media diversi come la musica. Una raccolta di saggi che riflettono sulle incursioni del classico nella letteratura europea. Da Boezio ad Eliot alle trasformazioni del teatro; dal significato dell'utopia alla sopravvivenza del mito di Odisseo, la persistenza delle 'immagini del classico' dimostra che esso non ha perso nulla della sua carica comunicativa.

Dall’antico al moderno. Immagini del classico nelle letterature europee

Il 21 marzo 1914 Giovanni Giolitti rassegnava per la quarta volta le dimissioni da capo del governo, proponendo a Vittorio Emanuele III, come successore, il liberale conservatore Antonio Salandra: si chiuse con quest'atto l'età giolittiana. Un ventennio durante il quale, con difficoltà e battute d'arresto, le istituzioni rappresentative si consolidarono, lo Stato liberale si avviò verso una vera democrazia ed ebbe inizio la trasformazione dell'Italia in un Paese industriale. Tra luci e ombre, la nazione entrava nel mondo moderno. Qualche mese più tardi l'Europa precipitava nella Prima guerra mondiale: sebbene Giolitti non abbia avuto parte diretta nella guerra e fosse anzi su posizioni neutraliste, l'Italia che vi partecipò, un anno più tardi, era senza dubbio l'Italia di Giolitti.

Giovanni Giolitti

Erede di una terribile colpa - l'incesto del padre-fratello Edipo -, Antigone è colei che ama eroicamente e che moltiplica i suoi volti nelle riscritture del mito, mostrandosi ora donna innamorata e adolescente inquieta, ora eroina della giustizia, ribelle e martire della ragion di Stato. Pensiamo ad Antigone come alla figlia pietosa e alla sorella devota delle tragedie di Sofocle ma la ritroviamo soprattutto nelle vesti di paladina della libertà individuale contro tutte le forme di sopraffazione da parte di chi sta al potere. Da Stazio ad Alfieri, da Hölderlin a Hegel, da Brecht ai nostri giorni, Antigone non cessa di porre interrogativi di natura etica, filosofica, politico-giuridica. D'Annunzio invoca la sua presenza in una lirica di Alcyone chiamandola « Antigone dall'anima di luce », ed è così che la immaginiamo nel continuo rinnovarsi del suo destino. Chi s'innamora di Antigone, diceva il poeta Shelley, non sarà mai soddisfatto di nessun altro legame mortale.

Antigone - La ragione di Stato

Latin America is at a crossroads. The "golden age" inaugurated with the turn of the new millennium seems a faint memory. Economies that had grown at a steady pace are now slowing down, while some are in freefall. Politically, the "pink tide" of populist movements is now ebbing. From Brazil to Venezuela, from Argentina to Bolivia, left-leaning leaders across the region seem to have lost their bond with the people. Their promises of an equitable society through an apparently never-ending redistribution of wealth crashed against the reality of shortsighted and unsustainable policies. Political and social turmoil are heralding an era of changes and - maybe - of new opportunities for Latin America. And this 'great transformation' is precisely what this volume is all about. Where is it leading to? Does it mark the beginning of a new age? Which lessons can be learnt from the past? Leading international scholars and experts scratch beneath the surface of Latin America's current crisis to have a clearer glimpse of what the future holds and draw policy recommendations, especially for the EU.

Latin America at a crossroads

La storia dell'esperienza di Gianni Rodari al Giornale dei genitori è ancora poco conosciuta: dal 1964 al 1980, lo scrittore di Omegna firma 41 scritti che ci restituiscono una voce militante e appassionata, impegnata attivamente nel dibattito pedagogico del suo tempo, a cui il Giornale ha offerto l'occasione di elaborare e organizzare riflessioni sulla scuola, la famiglia, la società. In occasione del convegno fiorentino del prossimo 19 novembre 2020, LiBeR 128 vuole rendere omaggio alla figura di Gianni Rodari riattualizzando la sua voce e mettendola in dialogo con quella di esperti, studiosi, autori e insegnanti del presente, che nei loro contributi sono partiti dai temi, dagli stimoli, dalle riflessioni che emergono dalle pagine del Giornale per riflettere sulla società contemporanea e sull'attualità. Contributi di: Franco Cambi, Elena Giacomin, Silvana Sola, Luciana Breggia, Alessandro Sanna, Vinicio Ongini, Grazia Gotti. Nel numero ci saranno anche le tre conversazioni dedicate alla lettura per i piccolissimi - con Manuela Trinci, Marco Dallari e Elisa Mazzoli guidati da Fiorenza Poli - al dialogo con gli adolescenti - con Luigi Ballerini, Domenico Barrilà e Antonio Ferrara introdotti da Matteo Biagi - e alla "scuola anti tran tran", con Luisa Mattia, Nicola Cinquetti e Giuseppe Caliceti coordinati da Carla Ida Salviati. Completa il numero l'intervista speciale a cura della Direzione di LiBeR a Daniela Marcheschi, curatrice del Meridiano Mondadori dedicato a Rodari, uscito lo scorso 20 ottobre 2020. In questo numero la copertina e le illustrazioni degli interni sono opere di Luca Tagliafico.

Una nuova civiltà dell'infanzia - Gianni Rodari e il Giornale dei genitori: riflessioni per leggere il presente

È una nuova epoca per il movimento psicoanalitico lacaniano, da quando Jacques-Alain Miller ha lanciato con la movida Zadig una nuova scommessa del Campo freudiano. Essa ha preso avvio con diversi forum in Francia, poi con la conferenza di Madrid del 13 maggio 2017 e il 27 maggio 2017, con la conferenza tenuta a Torino nell'ambito del convegno nazionale della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, è stata coinvolta nel vortice anche l'Italia. Dopo la conferenza di maggio, è seguito a luglio, sempre a Torino, un seminario di politica lacaniana, iniziato con una conferenza di Jacques-Alain Miller sul tema "Eresia e ortodossia", che insieme a tutti gli altri interventi di quella giornata di seminario, è raccolta in questo volume. La scommessa che ha dato il via a una nuova dimensione del Campo freudiano, è stata enunciata da Jacques-Alain Miller con le seguenti parole: "Ho un progetto: farci presenti, non soltanto nella clinica, nella psicologia individuale, come dice Freud, ma anche nella psicologia individuale in quanto collettiva, cioè nel campo politico. Non come un partito politico, ma in quanto psicoanalisti che possono portare qualcosa all'umanità in questo momento della o delle civiltà. Questo apporto, Lacan l'ha detto e ridetto, lo sperava, ma non è giunto a renderlo concreto. Non ha raggiunto l'apertura che è la nostra oggi. Non ha fatto questo passo, nonostante tutto il suo discorso converga su questo punto".

Politica lacaniana

In copertina: Mario Persico, Due figure estensibili (1972) - Le immagini: Ibet Cázares, Raquel Jodorowsky, Andrea Carrozzini ed Ettore Catalano, Giancarlo Majorino - Come eravamo: Rafael Alberti, Del barocco leccese; Carlo Bernari, Romanzesco ma non troppo (Compagnone, La Capria, Spagnoletti) - Poesia: Bianca Tarozzi, Poesie; Rodolfo Zucco, Dieci ritagli; Stefano Carrai, Poesia e rabbia; Silvia Tripodi, Organizzazione del sensibile; Mario Corticelli, Aria - Prosa: Franco Petroni, Il sogno di Cesare; Fabrizio Chiesura, Levigando Pinocchio; Cecilia Esposito, Fedra - Noterelle di lettura di Anna Grazia D'Oria: Antonio La Penna, Michail Bulgakov, Tonia Giansante - Le altre letterature: Dal Messico: Ibet Cázares, Poesie. Traduzione e nota di Alex Borio; Tra Cile e Perù : Raquel Jodorowsky, Una mariposa. Traduzione e nota di Chiara Marziali - L'intervista: A Ettore Catalano, a cura di Andrea Carrozzini - Per un libro: Giancarlo Majorino, Due poesie; Giuseppe D'Arrigo, L'allenamento alla criticità; Giorgio Majorino, Il ricordo nel Poema; Giovanni Gardella, Il fluire debordante - Pollice recto/pollice verso di Renato Barilli: Tamaro: dove ci porta il cuore; Bajani: il cuore sottoposto a una corsa a ostacoli - Avventure di un antichista di Luca Canali - A piè di pagina di Remo Ceserani - Il dinosauro di Piero Dorfles - Gammmatica - Andrea Inglese vs. Andrea Raos - Refrattari di Filippo La Porta - Diario in pubblico di Romano Luperini - Il divano di Antonio Prete - Per diritto e per rovescio di Nico Naldini - Leggendo Rileggendo di Cesare Milanese - Dal mondo anglofono di Maria Sepa - I nuovi libri Manni: Giovanna Bruco, Concerto per Wanda; Alberto Bruno, Tutte e nessuna; Claudio Tugnoli, Sarà forse la rana o alcun che solo canti; Michele Tortorici, Due perfetti sconosciuti; Roberto Lamantea, Delle vocali l'azzurrità; Federico Redaelli, Ruggine - Le recensioni: Filippo La Porta, Poesia come esperienza (Alida Airaghi); Stefano Guglielmin, Le volpi gridano in giardino (Cristina Annino); Stefano Vitale, Il retro delle cose (Luca Benassi) ; Mario Lunetta, Magnificat (Marcello Carlino); A. Casalicchio, M. Bianchi, L'amore è qualcos'altro (Claudio Cazzola); Victoria Surliuga, Plastica (Domenico Cipriano); R. P. Gheo e D. Lungu (a cura di), Compagne di viaggio (Fiammetta Cirilli); Gianmario Lucini, Per il bosco (Germana Duca Ruggeri); Valentina Olivastri, La donna del labirinto (Caterina Falotico Vitelli); Anna Foa, Portico d'Ottavia 13 (Paola Frandini); Emiliano Gucci, Nel vento (Rino Garro) ; Benedetta Sara Galetti, Rose di notte (Vincenzo Guarracino); Cristiana Torri, La vita addosso (Vincenzo Guarracino) ; Francesco Scarabicchi, Con ogni mio saper e diligentia (Giorgio Luzzi); Luca Lenzini, Un'antica promessa (Felice Rappazzo); Luigi Scorrano, L'uomo che guarda le stelle e altre storie di Natale (Antonio Resta); Anna Maria Carpi, Quando avrò tempo (Ricciarda Ricorda)

Gli incanti di Narciso - La genesi di un mito e le sue visioni contemporanee

Résumé

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